domenica 19 aprile 2009

Carpe... diem? Non stavolta!

Il passaggio tra Arizona e California è stato, se vogliamo, anche un po' la sagra delle occasioni perdute. Appena prima di lasciare il penultimo Stato, siamo passati alla distanza minima (una cinquantina di miglia) dal Grand Canyon.
Sarebbe stata bella una deviazione, anche solo per respirare un framme
nto della bellezza naturale di quella regione. Ma "lo scopo del viaggio è la Route 66", quindi avanti!

Questa mattina, partiti da Needles, ci siamo addentrati nel deserto. Dopo 70 miglia abbiamo incrociato uno dei locali storici della "66": un distributore con annesso chioschetto, e il gestore armato di pistola, pronto ad ogni evenienza (certo mica può gridare aiuto perduto nel nulla). A poche miglia da lì, ecco la deviazione per un altro monumento storico: il "Joshua Tree National Park". Sarebbe stata bella una deviazione, anche solo per respirare un frammento della bellezza naturale di quel luogo. Ma "lo scopo del viaggio è la Route 66", quindi avanti!

Beh, ci può stare: il programma prevede una sosta al Bagdad Cafè: non quello originale, nella cittadina di Bagdad, ma quello fittizio, qualche miglio più a ovest, usato però nella finzione cinematografica per il film "Bagdad Cafè" (1987).
Ci accoglie la cameriera al servizio di Andrea (femminile) Pruett: prende le ordinazioni e, pur essendo gli unici avventori, riesce a sbagliarne due su tre. Chissà quando il locale si riempie, come al momento della nostra partenza: un pullman di turisti francesi ed altre comitive in auto.

Così eccoci arrivarti alle porte di Barstow, sede di tappa di oggi. Decidiamo di fare una deviazione verso Calico, città fantasma del vecchio west delle miniere d'oro, ora diventata una gigantesca attrazione turistica. Fin troppo finta, fin troppo americana: casettine piene di boutique, ristoranti, negozi di ogni tipo: persino il mago del cuoio che ti costruisce una sella davanti agli occhi. Si ma poi come la porti a casa una sella fatta a mano da 2 mila dollari? E soprattutto che cosa te ne fai?

Spostandoci da Calico a Barstow, passiamo dall'incrocio con la freeway che conduce diretta a Las Vegas. Che non dista molto (anche se eravamo passati più vicini alla città -ed al nono stato, il Nevada-). Sarebbe stata bella una deviazione, anche solo per respirare un frammento della follia inarrestabile di quel luogo. Ma "lo scopo del viaggio è la Route 66", quindi avanti!

Una consolazione? Siamo ormai alle porte di Los Angeles; domani si concluderà la rincorsa a Santa Monica e con un giorno d'anticipo. Beh, niente Grand Canyon, niente Joshua Tree, niente Las Vegas... Ma un giorno intero extra sul Pacifico, tra stelle di Hollywood e un'estate già di casa...

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