domenica 12 aprile 2009

Hot Buffalo Wings

L'america sta tutta nelle piccole cose che diventano immense: basta saperle vendere. Io me ne sono accorto, o meglio, ho rafforzato questa mia convinzione, da due dettagli.

1) Le ali di pollo (thanks Isabella).
Non ho mai amato paarticolarmente il pollo, vuoi per la miriade di ossicini, vuoi perché ha poco sapore di suo: poi, su suggerimento, ho deciso -anzi promesso- che avrei assaggiato le alette di pollo fritte. Prodigio. In una settimana, già 2 volte sono state mie. E dire che sonop una delle cose più easy e minimaliste delmondo: le alette di pollo (se son generosi anche una coscetta ogni tanto) pastella, frittura e poi immersione nella salsa piccante. Orbene, pagherò le conseguenze del piccante, ma che buone!
Solo gli americani riescono a trasformare una parte povera del pollo in un appetizer coi fiocchi. E poi, viste le porzioni, alla faccia dell'appetizer! 12 alette, mi significa 6 polli senza le ali... e praticamente un pasto intero (in teoria).

2) I paradossi.
Gli USA, sono un paese con una storia (ufficiale) recente, poco più di 500 anni. E forse per questo hanno imparato a trasformare anche la più enorme baggianata in un’attrazione. Non a caso, sulle guide della Route 66, gran parte delle “must see” (da vedere assolutamente) sono delle vere banalità. La più grande bottiglia di ketchup; il McDonalds gigante; la stazione di servizio più vecchia (100 anni circa)...
Addirittura, a pochi km dal confine con il Texas, nei pressi della cittadina di Clinton -siamo più o meno verso metà della Route 66- spuntano i cartelli: "venite in paese a visitare i nostri km di strada"... Che cosa avranno mai di diverso, di speciale, oltre alla posizione geografica, visto che son quasi 1500 km che seguiamo questa strada...
Questa è comunque una capacità ammirevole del popolo americano: saper cerare eventi dal nulla, e camparci. Noi europei abbiamo molti più monumenti e oggetti meritevoli di preservazione e di valorizzazione, ma non siamo capaci di farlo, o lo facciamo svogliatamente quando non parzialmente.

Gli americani riescono a mettere nei musei anche le riproduzioni delle copie dei probabili strumenti usati dai nativi americani...
Tutto questo è anche un grande paradosso, che proprio la Route 66 esalta all’inverosimile: una strada diventata mitica per il mondo, e non solo per gli americani, che loro hanno semplicemente rimosso, cancellato e sostituito. E solo ora, ma a piccoli tratti e con grande fatica, hanno imparato a valorizzare e “vendere”. Un grande errore di valutazione. Beh, forse sono umani pure loro... O forse sono abituati ad avere spazi così immensi e vuoti, che per loro fare due strade una di fianco all'altra è normale. Ma del resto, in queste lande, chi ha una casa e un po' di terra, si fa la raccolte delle auto di tutta una vita. Niente rottamazione: in un angolo del giardino ad arrugginire. Si sa mai!

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