1) Le ali di pollo (thanks Isabella).
Non ho mai amato paarticolarmente il pollo, vuoi per la miriade di ossicini, vuoi perché ha poco sapore di suo: poi, su suggerimento, ho deciso -anzi promesso- che avrei assaggiato le alette di pollo fritte. Prodigio. In una settimana, già 2 volte sono state mie. E dire che sonop una delle cose più easy e minimaliste delmondo: le alette di pollo (se son generosi anche una coscetta ogni tanto) pastella, frittura e poi immersione nella salsa piccante. Orbene, pagherò le conseguenze del piccante, ma che buone!
Solo gli americani riescono a trasformare una parte povera del pollo in un appetizer coi fiocchi. E poi, viste le porzioni, alla faccia dell'appetizer! 12 alette, mi significa 6 polli senza le ali... e praticamente un pasto intero (in teoria).2) I paradossi.
Gli USA, sono un paese con una storia (ufficiale) recente, poco più di 500 anni. E forse per questo hanno imparato a trasformare anche la più enorme baggianata in un’attrazione. Non a caso, sulle guide della Route 66, gran parte delle “must see” (da vedere assolutamente) sono delle vere banalità. La più grande bottiglia di ketchup; il McDonalds gigante; la stazione di servizio più vecchia (100 anni circa)...
Questa è comunque una capacità ammirevole del popolo americano: saper cerare eventi dal nulla, e camparci. Noi europei abbiamo molti più monumenti e oggetti meritevoli di preservazione e di valorizzazione, ma non siamo capaci di farlo, o lo facciamo svogliatamente quando non parzialmente.
Gli americani riescono a mettere nei musei anche le riproduzioni delle copie dei probabili strumenti usati dai nativi americani...
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